Nel film western
Django Unchained, uscito a Gennaio 2013 in Italia, uno dei protagonisti, il
Dr. King Schultz (Christoph Waltz) rivela al terribile schiavista e latifondista
Calvin J. Candie (Leonardo Dicaprio) che uno degli autori più amati da quest'ultimo, ovvero
Alexandre Dumas, era nero. Ovviamente questa notizia lascia inebetito il proprietario terriero, che riteneva i neri buoni solamente per lavorare la terra e per i combattimenti cruenti all'ultimo sangue, da lui stesso organizzati.
Ma quanto di quello che il sedicente
Dr. Schultz corrisponde a verità? Alexandre Dumas aveva davvero origini africane?
Ebbene
Sì! Ma a questo punto dobbiamo cominciare a parlare del padre: il famoso generale
Thomas-Alexandre Davy de la Pailleterie (1762 - 1806), chiamato semplicemente Alexandre Dumas, come il figlio e come il nipote.
Nato a
Santo Domingo dall'unione di Marie Cessette, una giovane schiava africana, e dal Marchese francese Davy de la Pailleterie (una cosa piuttosto comune per l'epoca), si trasferì in Francia con il padre dopo la morte della madre e si arruolò nell'esercito. Partecipò, divenuto generale, a numerose battaglie durante la Rivoluzione Francese (
Guerra di Vandea), per poi servire sotto
Napoleone (
Campagna d'Italia,
Campagna d'Egitto), sotto il quale cadde in disgrazia.
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Il generale Alexandre Dumas (1762 - 1806), dipinto da Olivier Pichat |
Dall'unione con
Marie-Louise Elisabeth Labouret, una ragazza francese figlia del gestore di un Hotel, nacque il famoso scrittore Alexandre Dumas. Si dice che la madre avesse raccontato più e più volte al figlioletto il coraggio, l'eccezionale prestanza fisica e le gesta eroiche del padre, nonché la sua abilità a maneggiare la
spada, abilità appresa, si dice, dallo schermidore e musicista
Joseph Boulogne Chevalier de Saint-George (1739 - 1799), anch'egli un sanguemisto. Questi spunti preziosi saranno inseriti da Dumas nella trilogia dei tre moschettieri (I Tre Moschettieri - Vent'anni dopo - Il Visconte di Bragelonne).
(sotto: foto di Alexandre Dumas, 1855)
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Lo scrittore Alexandre Dumas (1802 - 1870), foto del 1855 scattata da Nadar |
Poiché il padre di Dumas,
mulatto, aveva sposato un'europea, il futuro scrittore era quindi per un quarto di ascendenza nera o, in gergo,
quarteron.
Il giovane Dumas, come ogni persona di origine africana in Europa, si trovò spesso ad avere a che fare con la discriminazione, sebbene questa non fosse certamente ai livelli di quella praticata sui neri nel sud degli Stati Uniti pre e post
Guerra Civile (guardate
Django Unchained e capirete).
(sotto: caricatura di Dumas del 1866)
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Alexandre Dumas visto da André Gill sul quotidiano satirico La Lune, 1866 |
Un giorno, dato che il suo profilo non passava di certo inosservato (pelle olivastra, naso un po' schiacciato, labbra tumide, capelli crespi......e panciona) dovette confrontarsi con un imbecille che, pur non dicendoglielo, si capiva che ne sopportava a fatica l'esistenza; si narra che Dumas, abituato a quel genere di sguardi taglienti gli disse: "Sì, mio padre era un mulatto, mio bisnonno un negro e il mio bisnonno una scimmia. Come vede, signore, la mia famiglia comincia dove la sua finisce!"
Bè, vi lascio con la salace battuta di questo grande scrittore e mi riprometto di leggermi l'intera trilogia dei tre moschettieri.
Spero di non avervi annoiato.
A
Non lo sapevo, grazie dell'info!
RispondiEliminanon ne sapevo niente!
RispondiEliminamolto interessante!
RispondiEliminaQuindi non era "nero", il politically correct approssimativo di Tarantino è furbizia
RispondiEliminain America ancora oggi chi è per metà o per un quarto nero viene considerato nero, dunque non c'è né furbizia né politically correct (spettro che di solito appare solo ai razzisti ;) )
EliminaAssolutamente no, non era "nero" inteso come africano. Sarebbe da equiparare più direttamente ai popoli iberici (spagna) : "In lunghi periodi generazionali c'è stato un antenato africano". Prova a chiedere ad uno spagnolo se si ritiene "nero".
RispondiEliminaTarantino ha un forte debole per la clientela pro-BLM e, da buon venditore, non si fa scrupoli ad inserire forti figure africane. Senza nulla togliere al fatto che i suoi prodotti possano poi piacere anche a chi non simpatizza per niente con i BLM.
Più precisamente, la saga dei tre moschettieri è da sempre idolatrata negli USA e venne ripresa più volte allineando le "comuni" cittadine francesi, che emulavano in chiave civile il cameratismo militare dei moschettieri, alla guardia nazionale americana.
Prendere a riferimento Dumas e spacciarlo per un africano, sottointendendo che sarebbe stato ferocemente contro allo schiavismo, cosa che non parrebbe, è un messaggio non indifferente.
La nonna era una schiava africana, è ben più che un generico “antenato”. Detto questo non so se possa definirsi nero o mulatto o bianco…direi anzi che sarebbe bello non dover più fare questo tipo precisazioni, nè in positivo né in negativo…
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