giovedì 11 maggio 2017

Appunti di viaggio in terra di Creta - Il territorio di Sitìa

1) La magnifica spiaggia di Ítanos, nella regione di Lassithi (foto presa da www.allincrete.com)


"Riassumere Creta è impossibile poiché, al pari d'un'enciclopedia, essa racchiude in sé un numero così ampio di pagine ed una densità tale di informazioni che necessita di diverse pause di riflessione prima di giungere, esausti, alla sua ultima voce."

Comincia così il romanzo "Lefteris e i trent'anni della civetta", opera omnia del poeta isolano Stavros Paterakis (1919-2001), dal cui solo incipit si possono percepire la grandezza e la natura così variegata di quest'affascinante isola.

Bene. Sappiate che non esiste alcun poeta conosciuto con questo nome e, ovviamente, è inventato di sana pianta pure il nome della sua fantomatica opera.

L'incipit è stato redatto dal sottoscritto!

Perdonate lo scherzo innocente, ma volevo dimostrarvi che l'isola, una volta visitata ed apprezzata, è realmente in grado di risvegliare il letterato che è in voi 😉


Creta in 15 righe (circa)


Appellata fieramente dai suoi abitanti, e anche dagli altri Greci, To Megàlo Nιsì (La Grande Isola), Creta riesce ad accontentare pressoché ogni tipologia di visitatore, grazie all'estrema varietà del suo paesaggio.

L'isola è caratterizzata dalla presenza di alte montagne, alcune delle quali innevate per buona parte dell'anno e più imponenti nella parte orientale e meridionale, di lunghe fasce costiere coperte di macchia mediterranea, di oliveti, di frutteti e di vigneti, da pianure ed altipiani fertilissimi e da un clima che, a seconda della vostra posizione geografica, potrà essere di tipo mediterraneo o nordafricano (e non sto scherzando). 

Il "lato umano" è altrettanto vario e degno di attenzione; dagli importanti palazzi minoici del III-II millennio a.C., attraverso l'età d'oro delle città-stato indipendenti (le poleis/πόλεις) e passando tra i vari conquistatori succedutisi nel tempo (Romani, Bizantini, Veneziani, Turchi), fino al più recente Campionato Europeo di Atletica Leggera per Nazioni qui ospitato nel 2015, l'isola ha mantenuto e mantiene tutt'oggi il suo ruolo di crocevia tra il Mediterraneo centrale ed orientale, qualificandosi come la depositaria di una cultura antica, fiera ed ancora ospitale, sebbene i semi della modernità attecchiscano sempre più rapidamente sul territorio, talvolta a discapito dello stesso.


La regione di Sitìa


2) carta modificata a livello (estremamente) base dal sottoscritto


Delle quattro Unità Periferiche di Creta, quella che spesso colpisce maggiormente il viaggiatore è la quarta, la regione di Lassithi, ma addentrandoci ancora di più nel particolare: il retroterra di Sitìa.

In effetti, se siete alla ricerca di spiagge non ancora toccate dal turismo di massa, alcune delle quali davvero spettacolari, di siti archeologici di enorme importanza e di grande pregio, di altipiani inframezzati da migliaia di mulini a vento, di sentieri immersi nella natura e nella storia nonché di atmosfere paesaggistiche di rara bellezza questa regione è quella che fa per voi.


                3) Il sito archeologico di Palèkastro/Roussolakos, in passato un antico e fiorente insediamento minoico                                   (foto presa da www.allincrete.com)

La città di Sitìa - Σητεία

Punto di partenza ideale per visitare alcune delle località più belle della costa orientale - nonché dell'isola -, Sitìa si presenta come una piccola cittadina felicemente posizionata tra le pendici di una ridente collina e circondata dal Mare di Creta.

Escludendo i mesi critici come luglio e agosto - dove la presenza turistica è comunque minore che nel resto dell'isola - Sitìa rimane una località balneare senza fronzoli, piacevole e tranquilla a differenza di Agios Nikolaos, incantevole capoluogo della regione di Lassithi a onor del vero, ma in alta stagione perennemente invaso dai vacanzieri, al pari di un campo di grano preso di mira da uno sciame di cavallette.

La città non ha molto da vedere, a meno che non vi sentiate attratti dalle sue pittoresche scalinate, molte delle quali vi condurranno ad una fortezza costruita dai bizantini e poi ingrandita dai veneziani (i locali la chiamano kazàrma), dalla quale godrete di una vista meravigliosa della città e del suo entroterra. A completare l'insieme delle poche attrazioni che Sitìa vi può offrire: un piccolo ed interessante museo archeologico ed il lungomare ornato di palme, dove il passeggiarci prima e dopo cena si può rivelare un toccasana per il corpo e, perché no, anche per l'anima.

4) Il lungo-porto di Sitia (foto presa dal bellissimo sito: http://www.greciamia.it/ gestito egregiamente da Andrea e Katerina. Buttateci un occhio, non ve ne pentirete)


Il retroterra: siti, sentieri e spiagge


Il clima che troverete in questa porzione di Creta è perlopiù secco e arido e non dovrete temere le piogge, bensì il sole. Il paesaggio che scorgerete dalla vostra vettura a noleggio (molto utile viste le distanze) sarà a tratti brullo, ma qui gli dèi si sono sbizzarriti, sfruttando l'intera gamma di colori a loro disposizione.

A seconda delle condizioni di luce, infatti, le pianure e le colline si tingeranno di varie cromie: dall'ocra, al mogano, al rosso nelle sue varie sfumature, incluso l'amaranto ed il cremisi, fino al "terra di siena". Per quanto riguarda la vegetazione, noterete diverse tonalità di verde, questo grazie all'onnipresente macchia mediterranea bassa e ai sacri olivi, sparsi capricciosamente per l'intero territorio.

Il tutto, se posto in associazione con il cielo quasi sempre terso ed il colore smeraldo/turchese del mare che lambisce le coste di questo angolino di Creta, dà vita ad un paesaggio incantevole ed idilliaco che difficilmente vi dimenticherete.

                     5) La spiaggia di Kouremenos, a nord-ovest. Mi sembra parecchio affollata, non sembra anche a voi?                                        (foto presa da www.allincrete.com)


Ricordate che l'olio proveniente da queste zone, denominato "Sitìa" (guarda caso), è molto pregiato per la sua bassa acidità, per il suo colore verde-oro e per il suo particolare ed intenso profumo. Un pensierino che sarà certamente apprezzato dal parentado o dai vostri amici, una volta tornati a casa.

6) Una delle tante tipologie di olio "Sitìa" D.O.P.


DOMANDE E RISPOSTE 😉

- Perché non ci sono foto tue?

Per Atena, cominciamo già con un interrogatorio? Ma va bene: quando mi sono recato a Sitìa (maggio 2012, settembre 2013 e giugno 2016) non avevo con me una macchina fotografica ed il mio vecchio telefono, che ho cambiato la scorsa estate, non era il massimo per fare foto belle nitide. La prossima volta che ci tornerò mi porterò appresso un apparecchio migliore.

- Qual è il momento migliore per venire a Sitìa?

Per godersi appieno questa parte di Creta sarebbe consigliato venirci da metà primavera (il mese di maggio) fino alla prima metà di luglio e dalla metà di settembre ad ottobre inoltrato. In questo periodo non troverete molti/troppi visitatori in giro per l'isola e potrete gustarvi appieno la cordialità e la tanto decantata kritikì filoxenìa, l'ospitalità cretese, che tende normalmente a scemare a mano a mano che il numero dei forestieri sul territorio inizia ad aumentare in maniera ingente. 

Dalla seconda metà di luglio e per tutto agosto inizia, come ovunque, la stagione turistica vera e propria (il costo degli alloggi tende ad aumentare notevolmente, anche del 50%), ma bisogna dire che, rispetto ad altre località dell'isola (Màlia, Hersònissos, Màtala, il Golfo di Mirabello ecc.), il territorio di Sitìa si difende abbastanza bene da quest'invasione, poiché il turista medio tende ad accontentarsi di un posto al sole con bar/pub e ristorante turistico (spacciato per autentico) nelle vicinanze, nonché di spiagge super-attrezzate. Inoltre le distanze non devono essere così eccessive da dover noleggiare per forza un'autovettura e se magari un importante sito archeologico è proprio dietro l'angolo ancora meglio. 😏

- Come si arriva a Sitìa?

Ci sono numerose compagnie aree che dalle varie città italiane atterrano all'aeroporto della capitale Iràklio (la troverete sempre sotto il nome Herakleion qualora prenotaste un volo aereo: turista avvisato!). I più noti vettori sono 👉Neos, 👉Aegean Airlines, 👉Meridiana (purtroppo Meridiana, ora Airitaly, sembra che non voli più in Grecia), 👉Easyjet  👉Volotea e da Atene, qualora decideste di partire dalla capitale, 👉Sky Express.

Dall'aeroporto di Iràklio dovete prendere il pullman numero 1 oppure il 78. Entrambi vi porteranno in una ventina di minuti alla stazione degli autobus (Stazione A, meglio nota come KTEΛ Ηρακλείου Bus Station) in centro città. Da lì prenderete il pullman diretto a Sitìa, i cui orari, dal 25 giugno 2018 (orari aggiornati) sono i seguenti: 7:00 - 10:45 - 14:15 - 15:45 - 18:45. Il sito dei pullman che servono Creta orientale è il seguente 👉KTEL di Iràklio-Lassithi ed è disponibile in inglese.

- A spasso per il territorio di Sitìa con i mezzi pubblici:


Un tipico pullman della compagnia KTEL di Creta Orientale. Normalmente sono molto comodi.
(foto presa da mesametaforas.gr)


Bisogna proprio dirlo: a Creta - ma in Grecia in generale - il trasporto su ruota non è affatto male. Su tutti i pullman della compagnia KTEL di Iràklio-Lassithi troverete perfino la connessione Wi-Fi, ma so che ai puristi dei viaggi in Ellade (tra cui il sottoscritto) questa notizia non farà né caldo né freddo. 

C'è un però: mentre le piccole e grandi città sono servite con una buona frequenza (Iràklio ed Agios Nikolaos prevedono non meno di 7 corse giornaliere), per i villaggi o le località balneari sono previste solo 2 o 4 corse. Talvolta la prima sarà alle 6/7 della mattina, la seconda alle 11 mentre l'ultima alle 14 o 16 del pomeriggio (e questi ultimi due orari potrebbero coincidere con quelli di ritorno). 

- A spasso per il territorio di Sitìa con un mezzo privato:

Avrete compreso, cari amici, che vi suggerirei di noleggiare un'auto, qualora vogliate esplorare in lungo e in largo questo magnifico angolo di Creta con i suoi bei villaggi, spiagge e siti archeologici, senza così farvi condizionare dagli orari talvolta piuttosto avari delle linee della compagnia KTEL.

Vi fornisco gli indirizzi di due autonoleggi di Sitìa che ho avuto modo di provare e di apprezzare:


- Club Cars Rental. Non è presente un sito internet, ma in compenso ecco una mail e due numeri di telefono 👉 zefyros@sit.forthnet.gr - n° 2843025104 e 6977550484

La tariffa di base normalmente si aggira attorno ai 30/35 € al giorno, che scaleranno con l'aumentare dei giorni di noleggio. A seconda della vettura, la cifra base potrebbe scendere anche a 25 €. Se siete bravi a contrattare questo è il momento di tirare fuori la vostra dote (sempre che il titolare non ne abbia voglia, e allora vi toccherà pagare il prezzo stabilito dal listino. E non ci sono santi che tengano).

- Che si mangia di buono a Creta, per Ercole?

Ottima domanda, per Ermes! Da decenni la dieta cretese è rinomata da tutti coloro che venerano la tipica cucina contadina di sapore schiettamente mediterraneo, critici culinari compresi. A creta non rimarrete certo a bocca asciutta: le carni ovine e caprine, i prodotti caseari, quelli della terra e del mare subiranno una trasformazione, ad opera dei cuochi isolani, in saporite zuppe, intingoli, sformati, pasticci, grigliate e arrosti. Insomma, proprio un ben di dèi!

7) Il dàkos, una pietanza rustica che i greci assimilano immediatamente alla tradizione culinaria cretese
(foto presa da creteandearth)

Alcuni piatti tipici di Creta sono: 


- Il dàkos, un tipico antipasto dai colori e sapori mediterranei (composto da formaggio, cipolla, basilico, pomodoro, capperi, origano, pane biscottato integrale ecc.), che se gustato sotto un pergolato in compagnia di un vino bianco resinato tenderà a non farsi dimenticare.
- La marathòpita, una focaccia farcita di finocchio selvatico e mizìthra, formaggio morbido locale, simile per consistenza alla nostra ricotta.
- Le Chochlì Boubourιstì, lumache fritte nell'olio ed innaffiate di vino ed aceto.
- La Kakavià, una zuppa di pesce tipicamente mediterranea che ricorda il cacciucco livornese, la bouillabasse provenzale e la zarzuela spagnola (e chissà quante altre).
- L'Arnì/katsìki me stamnagàthi, un piatto di agnello (arnì) o capra (katsìki) che prevede una cottura lenta accompagnata dalla stamnagàthi, un tipo di cicoria locale.
- La Chòrta, delle tipiche erbe selvatiche cretesi che vengono bollite e condite semplicemente con olio e limone. Uno dei miei piatti di verdura preferiti.
- Il Bourèki, uno sformato di formaggio e verdure molto gustoso.
- I Kalitsoùnia, dolci ripieno di formaggio di pecora, uovo, cannella e zucchero o miele.


Il resto lo scoprirete sull'isola, ma se non sapete in che tipo di locale andare a Creta o in Grecia in generale, allora dovete assolutamente leggere questo mio vecchio post 👉 Dove mangiare in Grecia: sapori e dintorni


- D'accordo, d'accordo ma, per Zeus, e le spiagge? E i siti archeologici? E i ristorantini? E...

Dèi dell'Olimpo, un po' di calma! Allora, procedendo con ordine: 

Le spiagge

L'estremità orientale di Creta è nota per essere benedetta dal sole (per Helios), che vi risplende per circa 300 giorni l'anno, quindi visitare le sue spiagge attraversando in macchina un paesaggio in technicolor, spesso quasi desertico, può rivelarsi un'esperienza sensoriale veramente appagante. Ma tornando alle spiagge: oltre a quella di Vai, molto bella e famosa e conseguentemente anche molto (ripeto, molto) turistica, vi suggerisco:

- Ítanos (foto 1): vicina all'antico sito archeologico omonimo, una spiaggia assolutamente tranquilla, con un piccolo palmeto verdeggiante ed acque cristalline ad impreziosire il tutto.

- Erimoupolis: a pochi metri anch'essa dall'antica Itanos, dove potrete contare i turisti sulle dita di una mano

- Kouremenos (foto 5): bella e lunga spiaggia di ciottoli amata da chi pratica il windsurf.

- Maridati: una spiaggetta carina e senza troppe pretese, ma ideale per chi volesse avere un numero ristretto di persone intorno a sé (al massimo troverete pochi cretesi...o nemmeno quelli).

- Chionà: una bella spiaggia che farà contenti sia gli amanti del pescato, data la presenza di alcune psarotavèrnes (taverne di pesce), sia gli amanti dell'archeologia, poiché il sito minoico di Roussòlakos è praticamente dietro l'angolo (foto 3).

- Kàto Zàkros: un incanto, quasi una fuga dalla realtà, con quella bella insenatura che racchiude tutto ciò che si può chiedere da Creta: acque color turchese, taverne sulla spiaggia, pochi turisti ed il quarto palazzo minoico più importante dell'isola nelle immediate vicinanze. Per alcuni anche il più "autentico", se avete capito cosa intendo.

- Xeròkambos: il sogno non è ancora finito. Qui niente taverne, ma solo una "pianura arida" (l'esatta traduzione di Xeròkambos) lambita da un mare dalle mille sfumature di blu e dove la spiaggia è sufficientemente lunga per farvi credere di essere gli unici viaggiatori presenti. Postilla: anche qui vicino potrete scorgere dei resti archeologici appartenenti ad un importante insediamento che fiorì in età ellenistica.

8) Kàto Zàkros. E non ho nulla da aggiungere. (foto presa da Greece Guide.co.uk)


I siti archeologici e storici


Due parole: sappiate che ad ogni latitudine di Creta sarà possibile imbattersi in un sito archeologico, il più delle volte immerso in uno scenario naturale che può lasciare senza fiato. Detto questo, se stazionerete nel territorio di Sitìa avrete la fortuna di godervi tra i siti più belli e meno visitati dell'intera isola, ovvero:

Kàto Zàkros: noto anche per la sua spiaggia nelle immediate vicinanze (vedi sopra) questo palazzo minoico è inserito in una cornice naturale di grande bellezza. La posizione scelta dagli antichi minoici non era casuale; da qui salpavano le navi alla volta di Cipro, del Vicino Oriente e dell'Egitto, al fine di importare ed esportare importanti beni commerciali e materie prime. L'area su cui sorse il complesso palaziale era già abitata dal III millennio a.C., ma il palazzo vero e proprio venne costruito intorno al 1600 a.C., saccheggiato nel XV secolo a.C., ricostruito pochi decenni dopo ed infine abbandonato attorno al 1000 a.C.

Palékastro/Roussòlakos (foto 3): non un palazzo, bensì un insediamento minoico che si è preservato quasi intatto (archeologicamente parlando) nel corso dei millenni. Saranno dunque visibili - sempre archeologicamente parlando - l'antico porto, in secca da 3500 anni, il santuario, le cave e le abitazioni che, a seconda del loro impianto, potevano essere semplici case ospitanti un nucleo familiare oppure le botteghe dei vari artigiani che tanto contribuivano all'economia dell'antica città, il cui il nome minoico originario si è perso nelle nebbie del tempo. 

Ítanos: anticamente una dei più importanti centri di Creta Orientale assieme alle poleis (città-stato) rivali di Hieràpytna (l'attuale leràpetra) e Praissòs. Questa città affacciata sul Mare di Creta conserva alcune vestigia del suo importante passato, tra queste sono visibili i resti di due basiliche paleocristiane. L'accesso al sito è libero.

Praissòs: antica città abitata dagli eredi dei minoici, rifugiatisi sulle alture a seguito dell'arrivo dalla Grecia continentale degli invasori Dori nel XII secolo a.C. Gli abitanti di Pràissos, sebbene utilizzassero l'alfabeto greco degli invasori, si esprimevano in eteocretese, che si pensa fosse la medesima lingua parlata da coloro che edificarono i grandi palazzi di Creta (CnossoFestoMàliaKàto Zàkros) diverse centinaia di anni prima. La vista dal punto più alto dell'antica città è suggestiva.

Monì Toploù: un monastero del '400 ben fortificato ed imponente a vedersi, che nel suo periodo di massimo splendore era difeso da soldati e addirittura da cannoni. Da qui il nome turco Toploù,  che i nuovi padroni dell'isola (dalla fine del XVII secolo) gli affibbiarono proprio a causa di quel  "Top", che nel loro idioma stava a significare "cannone". Artiglieria a parte, sappiate che il ruolo di monastero/fortezza di Monì Toploù non ha comunque impedito allo stesso di essere saccheggiato a più riprese. Nel corso dei secoli divenne uno dei baluardi delle grecità ortodossa durante l'odiata Turcocrazia (come i greci chiamano il dominio turco) e anche rifugio di partigiani cretesi durante gli anni brevi, ma bui, dell'occupazione nazista di Creta.

Il monastero di Toploù al tramontar del sole. (Foto da Wikimedia)


I luoghi del buon cibo


Oltre a consigliarvi alcuni locali all'interno del territorio di Sitìa ve ne proporrei uno ad Agios Nikòlaos ed uno a Ieràpetra, nel caso facciate delle escursioni anche in queste località dell'esteso territorio di Lassithi. Ma cominciamo con:

Sitìa

Ziafèti: un amabile rakàdiko (cos'è un rakàdiko? Cliccate qui) dove potrete gustare piatti tipicamente cretesi in un ambiente tradizionale ed a prezzi contenuti.

Nàto: una buona taverna inserita in una cornice rustica quanto basta. E funziona! Piatti tipici (buono il pescato), atmosfera conviviale e bella vista sul golfo.

- The Balcony: Inconfondibile con quelle tonalità viola e panna che scandiscono l'esterno dell'edificio (in stile neoclassico) ed anche l'interno. Questo ristorante è un "must" a Sitìa, nonché uno dei migliori locali del territorio. Oltre ai piatti tipici della cucina cretese e greca troverete delle specialità cinesi e messicane che, sorprendentemente, hanno il loro perché!

Palèkastro

- Elèna: Una buona taverna dove la cordialità è di casa. Cucina greca e cretese, ambiente rustico e porzioni abbondanti.

Kàto Zàkros (postilla: sulla spiaggia)

- Nòstos: a due passi dal mare, questa taverna ha la particolarità di servire piatti originari da ogni angolo di Creta. E sono davvero buoni, per Zeus!

- Nìkos Platanàkis: un bell'indirizzo. Qui vanno per la maggiore i prodotti della terra e di allevamento che, se gustati all'ombra di un pergolato con vista mare, daranno notevoli soddisfazioni al vostro palato. 

Ieràpetra

- Napòleon: un bel localino sul ridente lungomare di Ieràpetra che serve dei piattini classici, ma molto saporiti. Porzioni per niente scarse e autoctoni quali frequentatori abituali. Buon segno!

Agios Nikòlaos 

- Paradosiakò: per ora resta il mio locale preferito in tutta la macro-regione di Lassithi (quindi anche Sitìa). Quest'eccellente Ouzerì/rakàdiko (ma che cos'è una Ouzerì? E un rakàdiko? Cliccate qui) è frequentata principalmente dalla gente del posto e sorprende sempre per la bontà dei suoi piatti e per il savoir-faire dei proprietari. Normalmente vi saranno offerti dei piccoli assaggini e a fine cena anche il dolce, la frutta o un liquore, a seconda dell'affluenza. Da ultimo: menù a crocette e prezzi modici (date un'occhiata al mio menù, qui sotto. Il prezzo è di € 27,20. Per 2 persone).



Escursioni

Per concludere vi segnalo alcune escursioni che potreste fare nel territorio di Sitìa:

- La Valle dei Morti: Il sentiero che attraversa la cosiddetta "Valle dei Morti" e che giunge alla spiaggia di Kàto Zàkros si presenta come l'ultimo tratto del Sentiero Europeo E4, che parte dalla città andalusa di Tarifa. Il percorso, che a seconda del vostro luogo di partenza potrà durare 2 ore e mezza o 1 ora e mezza, è molto suggestivo, con diversi tipi di vegetazione ad incorniciarne le gole e con diverse cavità lungo le pareti rocciose, mute testimoni di un tempo in cui venivano adibite dagli antichi minoici a sepolcri "aerei". Due cose da avere per affrontare la Valle dei Morti: buoni scarponcini e la propensione a camminare per diversi metri con i piedi o le gambe nell'acqua.

- L'isola di Chrissì/Gaidouronìssi: "l'isola dorata", nota anche come "l'isola degli asini" è situata a sud della cittadina di Ieràpetra e si qualifica come un luogo solitario, ideale per godersi il dolce far niente. L'acqua, le taverne e la vegetazione potrebbero convincere anche voi a seguire quella saggia filosofia di vita.

- L'isola di Koufonìssi: letteralmente "l'isola cava", così nominata a causa degli agenti atmosferici che ne hanno eroso nel lungo periodo parte delle sue superfici rocciose, è posta a sud della località balneare di Makrì Gialòs, da cui vi imbarcherete per raggiungerla. L'isola possiede magnifiche spiagge bianche ed un mare cristallino, ma non scontenta nemmeno gli amanti del passato (come me), dato che potranno ammirare i magnifici resti di un teatro di epoca romana, capace di ospitare circa 1000 persone.


Ed infine vi lascio alcuni indirizzi utili, che potrete consultare in caso questo mio articoletto non vi abbia soddisfatto appieno (o semplicemente volete informazioni che per ragioni di spazio e scorrevolezza non ho potuto o voluto trattare) 😂


Indirizzi utili

Creta in generale (in italiano): www.creta.it - isolegreche - cretagrecia.com - greciamia 

- Creta in generale (in inglese): allincrete -  interkriti - explorecrete

- Il territorio di Lassithi e di Sitìa (in inglese): eastcrete - visitsitia 


Vi lascio con questo video, rilasciato dalla Municipalità di Sitìa 2 anni fa 😏

A.


3 commenti:

  1. Bravo! Mi piace davvero la descrizione che hai fatto su questa bella parte di Creta :)

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  2. Racconto fresco, spiritoso e ricco di spunti. Mi piace :-)

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    1. Ti ringrazio! Cerco sempre di inserire una vena comica in quello che scrivo, perché immagino che sia difficile concentrarsi nella lettura quando la lettura in questione è un papiro infinito 😁

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