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giovedì 26 dicembre 2013

Cucina - Ricette dal mondo ( Africa Occidentale/Costa d'Avorio): il Mafé

L'ora è tarda, lo so, ma prima che l'ispirazione se ne vada volevo farvi conoscere una prelibatezza tipica dell'Africa Occidentale, di cui fa parte anche la Costa d'Avorio, paese d'origine di mia madre, che ogni tanto la prepara, deliziando me e i miei amici.
Qui sotto, in rosso, potete vedere la Costa d'Avorio, quasi perfettamente incastonata tra gli altri stati dell'Africa Occidentale.

..........torniamo al piatto in questione: esso è conosciuto sotto vari nomi, a seconda della regioni, delle tribù o dello stati africani in cui viene preparato: Mafé (come lo conosco io), Maffé, Sauce d'Arachide, Tigadéguéna e via così. Ma basta parole, passiamo ai fatti, è ora di descrivervi la ricetta:

Gli Ingredienti (4/5 porzioni):
  1. 500 g di manzo o l'equivalente in pollo (se volete, invece, potete fare 250 g di uno e 250 g dell'altro)
  2. 150 g di burro d'arachidi (non il Calvè, per pietà non quello)
  3. 1 igname (patata africana) o, in mancanza d'esso, 2 patate
  4. 200 g di riso (thai consigliato, basmati altrimenti, vialone nano o carnaroli se volete rovinare la ricetta)
  5. 2 cucchiai di olio di arachidi
  6. 50 g di concentrato di pomodoro
  7. 2 carote 
  8. 2 peperoncini senza semi
  9. sale e pepe quanto basta
  10. 1 spicchio d'aglio
La preparazione:

Tagliate la carne a dadini (o alternate: dadini e dadoni), schiacciate l'aglio,  tritate i peperoncini e la cipolla.

Fate scaldare l'olio di arachidi in una casseruola, quando comincia a sfrigolare versate i dadini/dadoni di carne e fatela rosolare per circa 5/6 minuti; aggiungete l'aglio, la cipolla, i peperoncini, mescolate e aggiustate di sale e di pepe, lasciando soffriggere il tutto per alcuni minuti

Il concentrato di pomodoro dovrà essere versato dopo averlo diluito con almeno 2 cucchiai d'acqua, poi mescolate il tutto e lasciate cuocere per 5 minuti abbondanti, infine verserete nella casseruola 3/4  di litro d'acqua e lo porterete ad ebollizione.

Aggiungete nella casseruola gli ortaggi precedentemente ben lavati e lasciateceli per mezz'ora circa, poi toglieteli (cominciate intanto a far cuocere il riso, bollito o a vapore. La seconda opzione è preferibile). E' ora di aggiungere il burro d'arachidi, diluito in mezzo bicchiere d'acqua. Cuocete per altri 15/20 minuti circa, mescolando di tanto in tanto per impedire che il burro d'arachidi si attacchi. L'aspetto dovrà essere bello cremoso.
Aggiustate di sale e servite sul riso lessato.


Buon appetito! (ah già, è periodo di feste, perdonatemi!)
A




mercoledì 25 dicembre 2013

Città - Stranezze culinarie a Nizza...

Pochi giorni fa mi trovavo a Nizza, capoluogo del dipartimento francese delle Alpi Marittime; lì ho avuto modo di girare per il suo bel centro storico, molto grazioso con le sue viette strette e pittoresche, quando mi sono imbattuto in una trattoria tipica, che esponeva in bella vista un cartello con sopra riportate le delikatessen tipiche della zona.
Immaginate il mio sconcerto quando ho letto la terza pietanza:


......risate a parte, sono riuscito (non senza un po' d'imbarazzo) a farmi spiegare che in realtà le pietanze sul cartello erano due, ovvero: Ravioli(s) e Gnocchi "Merda de Can" (sic). Questi gnocchi, anzi gnocchetti, potrebbero essere facilmente confusi con i famosi spätzle altoatesini, ma il condimento è differente, dato che quelli nizzardi vengono ricoperti da una salsa al pomodoro, zafferano ed erbette aromatiche, chiamata Sauce Daube, di cui ne esistono diverse varianti, la più famosa utilizzata come prezioso e saporito intingolo per una ricetta di carne provenzale, la Daube à la Provençale:


...........ma di quella ne parleremo un'altra volta. Ora, tornando a parlare dei nostri gnocchi, ecco una foto esplicativa:


...a dispetto delle apparenze devo dire che erano davvero molto buoni, anche se il colore della salsa non mi garbava per evidenti assonanze a.....bè, lasciamo perdere.
Che dire? Se un giorno farete un saltino in Costa Azzurra assaggiateli; io da sempre adotto il motto di Andrew Zimmern, uno dei miei critici culinari preferiti, ovvero: "Se vi sembra buono, mangiatelo." 
Passo e chiudo. ;)
A