giovedì 16 gennaio 2014

Fotografia - Scorci di taverne greche, baretti e ristoranti...

Una selezione di alcune fotografie di taverne/baretti/ristoranti da me visitati e, spesso, provati in varie isole greche...


Lachanià (Rodi)

Agios Prokopios (Naxos)

Eloùnda (Creta)

Lefkès (Paros)

Mòchlos (Creta)















sabato 4 gennaio 2014

Info - Curiosità brevissime: Nomi buffi

Il 27 luglio 1794 a Parigi, il più famoso membro del Club dei Giacobini, Maximilien de Robespierre, venne ferito gravemente alla mascella, durante una colluttazione successiva all'irrompere dell'esercito nel municipio, da un colpo di pistola partito da un gendarme della Guardia nazionale.
Il soldato, in seguito osannato per il "l'audace gesto", si chiamava Charles-André Merda.
Con l'avvento di Napoleone, questo gendarme divenne cavaliere, poi ufficiale e, quando ricevette il titolo di Barone dell'Impero, riuscì a farsi cambiare il cognome in Meda (chissà perché).

Charles-André Merda spara a Robespierre, dipinto di Fulchran-Jean harriet


venerdì 3 gennaio 2014

Curiosità - Alexandre Dumas, padre de I Tre Moschettieri, era nero?

Nel film western Django Unchained, uscito a Gennaio 2013 in Italia, uno dei protagonisti, il Dr. King Schultz (Christoph Waltz) rivela al terribile schiavista e latifondista Calvin J. Candie (Leonardo Dicaprio) che uno degli autori più amati da quest'ultimo, ovvero Alexandre Dumas, era nero. Ovviamente questa notizia lascia inebetito il proprietario terriero, che riteneva i neri buoni solamente per lavorare la terra e per i combattimenti cruenti all'ultimo sangue, da lui stesso organizzati.
Ma quanto di quello che il sedicente Dr. Schultz corrisponde a verità? Alexandre Dumas aveva davvero origini africane?
Ebbene ! Ma a questo punto dobbiamo cominciare a parlare del padre: il famoso generale Thomas-Alexandre Davy de la Pailleterie (1762 - 1806), chiamato semplicemente Alexandre Dumas, come il figlio e come il nipote.
Nato a Santo Domingo dall'unione di Marie Cessette, una giovane schiava africana, e dal Marchese francese Davy de la Pailleterie (una cosa piuttosto comune per l'epoca), si trasferì in Francia con il padre dopo la morte della madre e si arruolò nell'esercito. Partecipò, divenuto generale, a numerose battaglie durante la Rivoluzione Francese (Guerra di Vandea), per poi servire sotto Napoleone (Campagna d'Italia, Campagna d'Egitto), sotto il quale cadde in disgrazia.

Il generale Alexandre Dumas (1762 - 1806), dipinto da Olivier Pichat
Dall'unione con Marie-Louise Elisabeth Labouret, una ragazza francese figlia del gestore di un Hotel, nacque il famoso scrittore Alexandre Dumas. Si dice che la madre avesse raccontato più e più volte al figlioletto il coraggio, l'eccezionale prestanza fisica e le gesta eroiche del padre, nonché la sua abilità a maneggiare la spada, abilità appresa, si dice, dallo schermidore e musicista Joseph Boulogne Chevalier de Saint-George (1739 - 1799), anch'egli un sanguemisto. Questi spunti preziosi saranno inseriti da Dumas nella trilogia dei tre moschettieri (I Tre Moschettieri - Vent'anni dopo - Il Visconte di Bragelonne).
(sotto: foto di Alexandre Dumas, 1855)

Lo scrittore Alexandre Dumas (1802 - 1870), foto del 1855 scattata da Nadar
Poiché il padre di Dumas, mulatto, aveva sposato un'europea, il futuro scrittore era quindi per un quarto di ascendenza nera o, in gergo, quarteron
Il giovane Dumas, come ogni persona di origine africana in Europa, si trovò spesso ad avere a che fare con la discriminazione, sebbene questa non fosse certamente ai livelli di quella praticata sui neri nel sud degli Stati Uniti pre e post Guerra Civile (guardate Django Unchained e capirete).
(sotto: caricatura di Dumas del 1866)

Alexandre Dumas visto da André Gill sul quotidiano satirico La Lune, 1866
Un giorno, dato che il suo profilo non passava di certo inosservato (pelle olivastra, naso un po' schiacciato, labbra tumide, capelli crespi......e panciona) dovette confrontarsi con un imbecille che, pur non dicendoglielo, si capiva che ne sopportava a fatica l'esistenza; si narra che Dumas, abituato a quel genere di sguardi taglienti gli disse: "Sì, mio padre era un mulatto, mio bisnonno un negro e il mio bisnonno una scimmia. Come vede, signore, la mia famiglia comincia dove la sua finisce!"
Bè, vi lascio con la salace battuta di questo grande scrittore e mi riprometto di leggermi l'intera trilogia dei tre moschettieri.
Spero di non avervi annoiato.
A