martedì 24 febbraio 2015

Tinos - L'isola greca che non ti aspetti...

Panormos, un tipico porticciolo cicladico (foto dell'autore)

Andiamo subito al sodo, che ho la pasta sul fuoco...

Perché sceglierla?

Perché Tinos, isola afferente all'arcipelago delle Cicladi, è una piccola oasi di pace a poche miglia marittime da Mykonos, sebbene sia completamente diversa dalla sua rumorosa e costosa vicina.
Se dovessimo pensare a queste due isole come ad un insediamento urbano, Tinos avrebbe l'aspetto di una sonnolenta e tranquilla cittadina, mentre Mykonos potrebbe essere paragonata a Las Vegas.

Per raggiungere questa preziosa, ma sobria gemma incastonata nell'Egeo ci sono tre opzioni:

-  Atene: scelta consigliata se si vuole visitare prima la più importante città dell'Attica e poi muoversi in direzione di una delle tante isole greche raggiungibili con traghetti e/o catamarani dal porto del Pireo. (Nel caso di Tinos, lo ribadisco qui, solo col traghetto lento)

- Rafìna: il secondo porto di Atene, comodissimo se non volete passare una notte nella capitale. L'aeroporto Elefterios Venizelos dista da Rafìna una quindicina di chilometri e vi può permettere di prendere un battello per Tinos anche in giornata.

- Mykonos: la scelta migliore, anche se con tutta probabilità dovrete passarci almeno una notte.
Già, perché l'ultimo traghetto partirà per Tinos pressapoco alla stessa ora in cui il vostro aereo atterrerà sull'isola, furbi nè?

In Traghetto

Da Rafìna il viaggio è di circa 2-4 ore (a seconda del tipo di traghetto: veloce o lento) e il prezzo varia dai 27 ai 55 euro per la sola andata. Traghetti dalle 7 di mattina alle 17:30 di pomeriggio per l'andata, e dalle 8:25 alle 21:35 per il ritorno.

Da Atene a Tinos dovrete prendere l'unico traghetto che parte dal porto del Pireo alle 7:30; qui purtroppo non c'è alternativa. 
Arrivo previsto 4 ore e mezza circa dalla partenza. Costo del biglietto di sola andata a persona: 20/27 euro.

Da Mykonos a Tinos calcolate 20/30 minuti a seconda del mezzo; il costo va dagli 8 ai 21 euro a persona.

Se posso osare: partendo da Mykonos è più conveniente prendere il traghetto veloce da 8 euro (ci impiega 30 minuti); l'altro traghetto ce ne mette 20, ma vi toccherà spendere 20/21 euro per fare 10 minuti in meno (sono d'accordo nel dire che, di solito, "chi più spende meno spende", ma in questo caso "un soldo risparmiato è un soldo guadagnato", con buona pace di Zio Paperone).

Cosa vi aspetta a Tinos?

Veduta d'insieme di Tinos città (foto dell'autore)




Al vostro arrivo a Tinos vi aspetta innanzitutto questa bella vista del capoluogo, chiamato semplicemente Tinos oppure Chora (quest'ultimo nome è molto usato in tutte le isole della Grecia per denominare il capoluogo).

P.S. Il suono "Ch", presente nella parola Chora, si pronuncia aspirato. Avete presente la "C" tipica dei Toscani? Ecco. (Non me ne vogliano i miei cari amici Toscani eh, s'è preferito spiegarla così perché l'è più comodo!)


Ma ciò che rende famosa quest'isola è il Santuario della Panaghìa Evangelìstria (Maria Vergine Evangelista), sorto nel 1823 su un antico tempio dedicato a Dioniso, che domina la città con la sua architettura sobria ma al contempo elegante e...spagnoleggiante a mio dire.

Il Santuario della Panaghia Evangelìstria, la Lourdes dell'Egeo. (foto presa da Wikipedia,  qui)

Da ricordare: se non siete ortodossi e non volete ritrovarvi in mezzo ad una bolgia, un po' come appare Mykonos in alta stagione, cercate di non trovarvi nei paraggi di Tinos dal 10 al 25 agosto circa (giorno più, giorno meno) perché troverete una marea di gente, alberghi strapieni e, conseguentemente, prezzi alle stelle.

Motivo? Tinos, solitamente snobbata dai turisti italiani, inglesi e scandinavi (ma non dai greci, attenzione), diventa un centro di pellegrinaggio di primaria importanza: il cuore vero e proprio del cristianesimo greco ortodosso, dove si festeggia in pompa magna la "Dormizione di Maria" (15 agosto) e i cui festeggiamenti durano per giorni.

Altre date sensibili?

- Il 30 gennaio, data che commemora il ritrovamento della sacra icona (30 gennaio 1823) da parte di una monaca che all'epoca viveva nel bel monastero fuori città di Kechrovouniou.

- Il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione, ma altresì la data d'inizio della Rivoluzione Greca (25 marzo 1821) contro l'Impero Ottomano. Una doppia celebrazione dunque, religiosa e nazionale.

- Il 23 luglio, data che ricorda la monaca Pelagìa, che avrebbe ricevuto la visita della Vergine nel monastero in cui viveva e la stessa che avrebbe poi ritrovato la sacra icona.

Religione a parte, ecco


12 BUONI MOTIVI PER VENIRE A TINOS


- Troverete Ottimi prodotti della terra (assaggiate le famose e tradizionali polpette di finocchio selvatico) e caseari. Vedrete, inoltre, contadini arare il campo con asini e buoi ed agricoltori che scenderanno in città per vendere i loro ortaggi freschissimi nella piazza del mercato.

- Un buon pescato a prezzi, tutto sommato, modici. Potrete trovare delle taverne di pesce, note in greco con il nome di Psarotavèrnes/Ψαροταβέρνες nei porticcioli e in riva al mare e, spesso, anche quelle vicino alle spiagge saranno gestite da pescatori, nel qual caso la qualità è giocoforza assicurata.

- Paesaggi verdi e montagnosi, oppure brulli e collinari. Da fotografia (il paesaggio attorno al monte Exobourgo è veramente molto accattivante).

- Circa 40 villaggi ridenti e tipicamente cicladici, con le loro porte e finestre prevalentemente blu e porticcioli di pesca con le stesse caratteristiche (vedi la prima foto).

- Più di 600 storiche colombaie sparse per ogni dove, in cui i piccioni selvatici vengano allevati per mangiarne le saporite carni (confermo, molto saporite).

Una colombaia presso il villaggio di Tarambados (foto dell'autore)

- Spiagge belle e defilate, poco affollate e non rumorose, che vanno da quelle ricoperte di ciottoli a quelle di sabbia bianca/dorata impalpabile.

- Innumerevoli cappelle che segnano il paesaggio, dipinte con i ben noti colori che ci si immagina (ma sì, ma sì, il bianco e il blu dell'immaginario collettivo).

- Cibo ottimo, anche perché è praticamente a chilometri zero. Addentratevi nei vicoletti e fatevi guidare dal vostro olfatto, evitate i luoghi che, nel menù esterno al locale, espongono le fotografie dei piatti, nonché quelli dove il proprietario o i camerieri vi inviteranno a fermarvi presso di loro (ma se il naso non vi tradisce, allora fermatevi dove vi è più congeniale).

Città di Tinos, centro. Un simpatico cartello, fuori da un Ouzerì (cos'é un Ouzerì? Cliccate qui) che dice: "Orsù, prenditi un goccetto di Ouzo, un antipastino, un polpettino e infine un caffettino..."


- Infissi e lunette di marmo in quasi ogni casa dell'isola.
Qui lo si lavora ancora come nei tempi antichi e la qualità isolana è molto pregiata (viene impiegato in varie costruzioni al di fuori di Tinos, ad esempio nel museo del Louvre ed al British Museum, così, tanto per dire).

P.S. Nel pittoresco villaggio di Pyrgos potrete visitare il museo del marmo, interessante, istruttivo e accessibile ad un prezzo irrisorio (2 anni e mezzo fa costava 3 euro e amici fidati mi confermano la stessa cifra a Febbraio 2017).

- Se amate il miele, la varietà di quest'isola (anche della vicina Syros, a onor del vero) è molto buona (il miele di Timo la fa da padrone).

Miele di timo di Tinos a Km zero


- Alloggi buoni e a buon mercato, a differenza di molte isole vicine.

- Gente cordiale e, soprattutto in alcuni bei villaggi dell'interno, monoglotta. Parlano quasi esclusivamente il greco, ciò a riprova di quanto quest'isola così caratteristica sia così poco visitata dal turismo di massa. Ma non temete, a gesti ci si riesce a intendere, ma se proprio volete vi consiglierei il libercolo qui sotto, poiché è sempre bello conoscere un po' della lingua del posto che si andrà a visitare.

Un librettino che troverete molto utile quando vi troverete a dover ordinare quel bel piattino di polpette di finocchio selvatico seduti in una taverna gestita da due coniugi 80enni che parlano solo la loro lingua natìa.


E IN ULTIMO

 - Relax...perché in quest'isola, prediletta in antico dal dio degli abissi Poseidone, non dovrete preoccuparvi dello scorrere del tempo, delle discoteche, discobar e locali assordanti che in altissima stagione non fanno dormire chi alloggia nei capoluoghi di isole come Santorini, Mykonos , Kos ed Ios.

Che aspettate? Se dovete prenotare una vacanza in Grecia e ricercate la tranquillità, bei paesaggi, escursioni, prezzi ottimi e altro ancora, Tinos è l'isola che fa per voi!

A.

7 commenti:

  1. Veramente una bella descrizione, penso che ci farò un pensierino...

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  2. Wow, un'isola da scoprire...

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  3. fantastico, non la conoscevo

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  4. Non l'avevo mai sentita prima, poi è attaccata a Mykonos, ottimo!!!

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  5. So che è un'isola molto ventilata. Consigli di risiedere a Pirgos o in qualche altro paesino sulla costa?

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    2. Il vento, in effetti, è abbastanza fastidioso in alcuni momenti della giornata, ma dipende dal periodo e dalla posizione geografica. Pirgos è un ottimo villaggio, uno dei più belli dell'isola e piuttosto riparato dal forte vento; da lì si può raggiungere in macchina il porticciolo e località balneare di Panormos in meno di 10 minuti.

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