sabato 28 dicembre 2013

Città - Gli Arrondissement parigini - Ragguagli

Se non siete mai stati a Parigi questo articoletto potrebbe attirare un po' la vostra curiosità, se invece ci siete già stati..........bè, quella è la porta!!.........Siete ancora qui? Ok ok, non perdiamo tempo: ufficialmente arrondissement può essere tradotto nella nostra lingua in circoscrizione metropolitana (ovvero una divisione amministrativa all'interno di una città; Parigi, Lione e Marsiglia, le metropoli francesi per eccellenza, sono le uniche ad essere suddivise in queste caratteristiche circoscrizioni). Ma attenzione, nel resto della Francia per arrondissement, normalmente, si intende sì una divisione amministrativa, ma del territorio.  
Ritorniamo a Parigi: una delle cose più facili da notare durante una passeggiata tra i grandi boulevards, le avenues e le ruelles (viuzze) sono sicuramente questi pittoreschi cartelli:


(traduzione del cartello: 5° Arrondissement/CircoscrizioneVia del gatto pescatore).         :-)
La città venne divisa per la prima volta in 12 arrondissements nel 1795, che sopravvissero fino al 1860.
Tra il 1852 e il 1870 Parigi venne trasformata nella metropoli che tutti, perlomeno nominalmente, conosciamo grazie agli interventi operati sotto l'egida del barone e urbanista Georges Eugène Haussmann: vennero abbattute case , create grandi arterie di circolazione (le avenues e i boulevards), i grandi parchi, le stazioni e le spettacolari piazze di connessione.
(un esempio, di seguito, è L'Étoile, La Stella, dove al centro trova luogo l'arco di trionfo).


A onor del vero, se vogliamo essere onesti, bisogna dire che queste trasformazioni si trovavano a coincidere perlopiù con gli interessi della ricca borghesia e della vecchia nobiltà (guarda caso), piuttosto che con quelli della stragrande maggioranza dei parigini; in pratica, coloro che non erano abbastanza ricchi da permettersi un appartamento nei nuovi e lussuosi quartieri in stile "Haussmann" furono dirottati nei sobborghi (le famose Banlieues) e nei quartieri poco o per nulla toccati da questo fenomenale impulso urbanistico.
(Sotto: tipico edificio alla "Haussmann", stile diffuso da Parigi in tutta la Francia, comprendente: un piano terra con piano ammezzato, un 1° piano con balconi spesso continui, un  e  piano quasi sempre privi di balcone, un piano con balconi continui ed un piano corrispondente al tetto, inclinato di 45°, con mansarda)



.........ingrandita la città, si dovette procedere ad aumentare il numero degli arrondissements, da 12 che erano passarono agli attuali 20. Ogni arrondissement fu a sua volta suddiviso in 4 quartieri, per un totale di 80.
Ecco una mappa di queste particolari circoscrizioni:


......se ci fate caso, i numeri di questi arrondissements seguono un preciso (o quasi) disegno a spirale che, dal centro della città (n.1, zona Louvre per intenderci), prosegue in senso orario fino ad arrivare all'ultimo (n.20).
Notate la somiglianza con qualche animale? Ma assolutamente sì:


...e infatti un detto famoso è "Paris est un escargot", ovvero "Parigi è una chiocciola".
Per gli "autoctoni" gli arrondissements, più che zone geografiche o amministrative, sono dei piccoli universi, ognuno infatti evoca dei particolari cliché. Vi darò dei brevissimi ragguagli su alcuni di essi.
Nel VII°,VIII° e XV° vive la cosiddetta Parigi bene, ma è nel XVI° (lo stadio Roland Garros, l'Arco di Trionfo e la maggior parte delle ambasciate e consolati si trovano qui) che si possono osservare gli immobili più raffinati, dove vivono i ricchissimi borghesi (qui le case costano uno sproposito); una curiosità? I parigini per indicare una persona chic, molto agghindata e che se la tira dicono: "fait très 16ème", cioè "fa molto 16mo".
Il XIII° è considerato un "Quartier Asiatique", dove potrete trovare i supermercati fornitissimi di prodotti del sud-est asiatico, così come i gli eterogenei ristoranti etnici; per me quelli con specialità vietnamite, laotiane e tibetane sono i migliori, ma bisogna sceglierli bene, come ovunque.
L'XI° è l'arrondissement di tendenza, con i suoi negozi bio, gli ateliers degli artisti, i bar eccentrici, i cinema e le discoteche.
Bè, per stasera mi fermo qui, più avanti parlerò un po' nello specifico di alcuni arrondissements presi singolarmente; il mio preferito fu, è e penso resterà sempre il XVIII°, ovvero quello di Butte-Montmartre.


......eeeeeh oui! Bè, che altro dire? À bientôt! (a presto!)
A

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